6 Gennaio duemila…. L’attesa è finita.
Si aprano le danze, suonino le trombe, rullino i tamburi: ormai, ci siamo.
Anche quest’anno, sono ufficialmente arrivati i SALDI.
Per chi come me ama l’abbigliamento, Babbo Natale arriva praticamente adesso.
È stata una tortura indicibile resistere finora, abbassare lo sguardo davanti a vetrine scintillanti, ritrarre la mano tremante e accontentarsi di aver sfiorato la morbidezza di quel maglione, di aver testato la qualità quel cappotto…senza poi comprarlo.
Già. Ogni anno è così, almeno per me.
Alla vigilia di Natale, arrivano puntualmente le valanghe di calzini brutti, i libri già letti e altre cose inutili che sarò costretta a buttare, riciclare o usare controvoglia.
Poi, a Gennaio, uno spiraglio di luce, e quando finalmente arriva la data fatidica, tutti i buoni propositi sul risparmio che avevo formulato si ritrovano improvvisamente schiacciati tra i vestiti nelle buste cariche, il portafogli pieno – solo di scontrini – e il cuore colmo di una gioia vana, che nel momento dell’acquisto assurge a felicità suprema.
Esistono poche cose per cui metterei la cosiddetta mano sul fuoco: una di queste è l’entusiasmo che provo a fare shopping.
Entusiasmo, ahimé, che viene tempestivamente spezzato da parentesi di brevi ma intensi sensi di colpa.
Perché è vero sì che durante i saldi le cose costano meno, ma sommando gli acquisti e invertendo l’ordine degli addendi, il risultato non cambia. Prima avrei speso di più comprando meno cose. Oggi spendo di più comprando più cose. La convenienza indubbiamente c’è ma quanto fanno bene i saldi ai miei soldi?
In qualità di giovane scrittrice alle prese con spese varie, direi che i saldi nuocciono gravemente alla salute delle mie finanze…e che anche quest’anno le parentesi di dolore frantumeranno la felicità dell’acquisto in tanti piccoli pezzettini.
Però…ehi, un momento…aspettate un attimo!
Sono cambiate diverse cose dallo scorso anno.
Oltre ad aver cominciato a fare il lavoro meraviglioso che sto facendo, oltre ad essermi trasferita alle Canarie c’è, in effetti, una grossa novità quest’anno, che per la prima volta mi permetterà di fare acquisti senza sentirmi in colpa.
Sono talmente pochi e brevi i momenti che dedico alla mia nuova attività che quasi dimenticavo di avere un secondo lavoro! Ok, calma, ora vi spiego di cosa si tratta…
Da quando mi sono trasferita alle Canarie, ho potuto conoscere una realtà nuova, della quale non sapevo assolutamente niente, all’apparenza così accessibile da indurmi ad essere completamente scettica al riguardo…almeno, questo è quello che credevo all’inizio.
Lo scetticismo è passato, l’accessibilità (che è la caratteristica principale della mia nuova attività) è rimasta.
Per chi ancora non l’avesse capito, sto parlando di Hekla.
Heklamoney è un sistema di trading che prevede una formazione, un aggiornamento e un’assistenza costanti. Adatto e accessibile a chiunque, non ruba tempo ad altre attività né al tempo libero e, cosa ancora più importante, permette di avere nuove entrate.
Eh già. Perché se il percorso di formazione al trading è stato profittevole, profittevoli saranno anche le operazioni di trading che seguiranno, nonché il tempo (poco) che passerete al pc.
In pratica, la svolta. Con l’impegno, lo studio, l’esperienza, nel giro di qualche mese avrete la possibilità concreta di cambiare in meglio la vostra situazione economica.
Perciò, se anche voi amate spendere ma odiate i sensi di colpa, vi consiglio caldamente di approfondire la questione.
Nel frattempo, buon spese!
di Annamaria Cardinali
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