Ansia da lavoro: come superarla al meglio

ansia da lavoro
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Il lavoro è un aspetto centrale nelle nostre vite e per questo, purtroppo, è molto spesso motivo di ansie e preoccupazioni. Ti è mai capitato di soffrire di ansia da lavoro? Di provare alcuni dei stati d'animo elencati qui sotto?

  • Avvertire un'ansia da prestazione mentre lavori?
  • Di avere paura di sbagliare mentre stai lavorando?
  • Di non sapere gestire l'ansia mentre svolgi le tue attività lavorative?

Lo scopo di questo articolo è quello di aiutarti a capire come puoi ridurre, combattere o eliminare del tutto la sensazione di disaggio che ti assale.

Lungi dal riguardare solo la routine quotidiana, la qualità dell’esperienza lavorativa gioca infatti un ruolo fondamentale in molti aspetti del sé, e in particolare in quelli che determinano il livello di benessere di ciascun individuo. Per questa ragione soffrire di ansia da lavoro può spaventare molto.

Si tratta di un disturbo che provoca una drastica riduzione della capacità di prendere decisioni e che penalizza la resa professionale sia sul piano della qualità, sia sul piano delle relazioni. Nei casi più seri arriva addirittura a influire negativamente in ambito affettivo.

Superare l’ansia da lavoro non è quindi solo auspicabile per poter proseguire il proprio percorso professionale, ma diventa fondamentale anche per salvaguardare la salute psicofisica e relazionale.
Ma come si può sconfiggere l’ansia da lavoro quando i fattori scatenanti risiedono proprio nel luogo in cui ci si reca quotidianamente per lavorare?

Superare l’ansia da lavoro con un piano personale

Superare le difficoltà dovute all'ansia mentre si lavora non è un processo semplice e richiede disciplina e motivazione.

Le cause che di solito determinano l’insorgenza di questo disturbo sono riconducibili, nella maggior parte dei casi, a tre fattori principali:

  • problemi di relazione con i colleghi (conflitti sul lavoro, mancanza di comunicazione, scarsa integrazione)
  • eccessiva pressione (reale, come nel caso di scadenze o percepita)
  • fattori personali di diversa natura (come una bassa autostima o una cattiva capacità di organizzare e gestire le situazioni).

Se associare uno stato d’ansia a una situazione lavorativa sfavorevole risulta relativamente facile, meno semplice è capire quale sia il processo che conduce a questo stato di agitazione e allerta. Un vero peccato perché si tratta di un elemento di importanza decisiva per identificare quali siano i rimedi e le terapie più indicate.

In linea generale si può affermare che il metodo migliore per mitigare questo disturbo sia partire da un buon lavoro di analisi su se stessi (da soli o con l’aiuto di uno specialista, in base all'importanza e alla durata del problema) per imparare come elaborare diversamente le emozioni e ridurre lo stress, anche attraverso l’adozione di uno stile di vita più sano, migliorando il tono fisico (per esempio dedicandosi a un’attività sportiva, rispettando le 8 ore di riposo quotidiano, alimentandosi in modo sano ed equilibrato…), e impegnandosi socialmente (rendersi disponibili per attività di mentoring o volontariato, per esempio).

Qualche suggerimento per ridurre l’ansia

Come abbiamo visto superare l’ansia è sempre possibile, ma ci vuole una certa dose di impegno, perseveranza e fiducia. Qui di seguito riportiamo alcuni suggerimenti utili a sfatare e gestire le preoccupazioni, per una migliore gestione emotiva:

  • Accetta l’ansia. Temere l’ansia non aiuta a superarla, al contrario. Il primo passo per ridurre l’ansia è infatti accettare che essa esista perché il fatto che il lavoro possa generare tensioni, è un dato di fatto.
  • Identifica le ragioni di reale preoccupazione. Distingui tra le situazioni che sono legate a un futuro lontano (e ancora indefinito) e quelle nelle quali invece c’è già la possibilità di intervenire. Questo esercizio permette di scoprire e rilasciare i pensieri ossessivi liberando risorse da indirizzare alla risoluzione di tutte le questioni gestibili.
  • Lascia andare il passato. Nella vita professionale di ciascuno esiste almeno un'esperienza spiacevole. Gli errori fanno parte della vita e non devono essere considerati come una colpa o come metro per stabilire il proprio valore, ma un'occasione per imparare.
  • Comunica. Parlare con un collega o con un amico può aiutare nell'elaborazione delle emozioni e fornire nuovi spunti di riflessione. E’ utile prestare attenzione al linguaggio utilizzato per evitare iperboli o espressioni che esprimano giudizi perentori o condizioni assolute (es: sempre e mai). Aiuterà a vedere con maggiore chiarezza la situazione.
  • Impara a organizzazione e gestire il tempo. Non sempre l’ansia da lavoro dipende da un eccessivo carico di responsabilità, ma talvolta viene attivata da una scorretta percezione della realtà. Pianificare le attività collocandole all'interno di finestre temporali definite aiuta a gestire la complessità, a identificare le priorità e ad aumentare il senso di controllo. Qualora si lavori da casa, è fondamentale ricreare uno spazio destinato solo alle attività lavorative, da abbandonare tassativamente una volta completate.
  • Riposati. Proteggi la qualità del sonno, dormi almeno otto ore a notte e gestisci quotidianamente lo stress accumulato dedicando parte del tempo libero a disposizione ad attività che promuovano il rilassamento e la riflessione. In questo senso sono sicuramente d’aiuto lo yoga e la meditazione, ma anche lunghe passeggiate in mezzo alla natura possono avere un risultato altrettanto rinvigorente. Numerosi studi scientifici supportano la tesi secondo cui la sedentarietà favorisca l’insorgere dell’ansia, mentre le endorfine prodotte durante l’attività fisica inducono il rilassamento muscolare e migliorano l’umore.

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