Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un aumento impressionante dei prezzi dei semi di colza e di quelli di girasole, dai quali si ricava rispettivamente l’olio di colza e l’olio di girasole. In generale si contano rialzi bruschi per tutti i tipi di oli, compreso quello di palma che ha fatto registrare una notevole impennata dei prezzi.
In questo contesto pesa sicuramente il conflitto tra Russia e Ucraina, che ha avuto un impatto diretto e indiretto sulla produzione degli oli. E, ancora prima della guerra russo-ucraina, ci ha pensato la pandemia da Covid-19 a sconvolgere completamente il mercato degli oli, compreso quello dell’olio di colza.
Aumento dell'olio di colza: i fattori che influiscono sui prezzi
Senza ombra di dubbio l’evento principale che ha determinato l’aumento dei prezzi dell’olio di colza è stata la guerra tra Russia e Ucraina. I due paesi rappresentano infatti i principali produttori mondiali dei semi da dove vengono estratti gli oli.
La sola Ucraina esporta più del 50% dell’olio di girasole commercializzato in tutto il pianeta e il conflitto ha provocato due problematiche. Innanzitutto la produzione ha inevitabilmente rallentato, mentre in alcune zone si è interrotta del tutto.
Secondariamente i porti di Odessa e Mariupol, da dove partono le navi cariche di olio di girasole, sono stati chiusi a lungo e adesso comunque funzionano a singhiozzo e sotto la minaccia costante dei bombardamenti russi.
Queste due sfavorevoli congiunture hanno interrotto o comunque rallentato significativamente le esportazioni dal Mar Nero, causando un aumento dei prezzi di tutti gli oli.
La guerra russo-ucraina ha naturalmente pesato anche su tutto l’indotto della produzione di olio di colza, come energia, packaging, costi delle materie prime ecc.
C’è poi da fare un’ulteriore considerazione sull’olio di colza e sul perché siano aumentati i prezzi. L’olio di colza inizialmente veniva usato per l’alimentazione delle lampade ad olio e oggi viene impiegato anche per la produzione di biodiesel, inchiostri, cosmetici e altro ancora.
Proprio l’estrema duttilità di questo prodotto, utilizzabile nei più disparati settori industriali e commerciali, ne ha favorito la richiesta che di conseguenza ha prodotto l’aumento dei prezzi.
Pur essendo utilizzato nell’alimentazione, non tutti sono d’accordo con la salubrità dell’olio di colza. In effetti a lungo non si è utilizzato per l’alimentazione umana a causa della presenza di acido erucico che, in quantità rilevanti, può essere estremamente pericoloso per il cuore, il fegato e gli altri organi.
Per convertirlo alla produzione alimentare si è ridotta notevolmente la presenza di acido erucico, cosa che rende necessaria una maggiore lavorazione e quindi ulteriori costi.
L’olio di colza è preferibile rispetto alle altre tipologie di olio?
Rispetto all’olio di girasole, in assoluto uno dei più richiesti e utilizzati sul mercato almeno fino a poco tempo fa, l’olio di colza sembra essere più appetibile almeno economicamente.
Benché i prezzi dell’olio di colza sono aumentati, non hanno comunque raggiunto i picchi dell’olio di girasole. Questo è successo perché la colza, una pianta erbacea dal quale si ricava l’olio, cresce spontaneamente anche in altri paesi europei, nell’India, nella Cina e nel Canada.
Il mercato della colza si sta quindi vivacizzando in quanto rappresenta un’alternativa all’olio di girasole, introvabile o comunque disponibile a prezzi quasi irraggiungibili a causa della guerra tra Russia e Ucraina.
La crescente richieste di olio di colza ha però determinato l’aumento dei prezzi, come impongono le ciniche leggi del mercato.
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