Roberto vive fra Italia e Gran Canaria, tre anni fa ha l'esigenza di aprire un conto corrente sull'isola e dopo aver girato e valutato diversi istituti di credito sceglie il “migliore”.
Le banche Canarie sono abbastanza indietro, diciamo che rispecchiano le nostre banche italiane degli anni '80; per esempio non ti aprono un conto se non stipuli un polizza assicurativa, se non compri i loro titoli di stato e con il complimento di altri vari vincoli.
Davanti all'obbligo di dover sottoscrivere dei “fondos de innversiòn” ossia fondi comuni d'investimento, fra i vari proposti sceglie quello che gli sembra più prudente, cioè il monetario.
Fin qui tutto bene, il conto finalmente è aperto, dall'app della banca può controllare la sua liquidità e l'andamento di questi fondi d'investimento.
Dopo qualche tempo però l'opzione per vedere il rendimento dei fondi sparisce dall'applicazione, in quel momento non da molta importanza alla cosa ma dopo qualche giorno si trova in banca e ne approfitta per chiedere come vanno le cose.
Purtroppo riceve una sorpresa abbastanza sgradevole, si rende conto che dopo tre anni i suoi 10.000€ investiti sono diventati 9.700€.
All'apparenza ha perso 300€, una cifra relativamente bassa, in realtà non è così ha perso molto di più ed ora vediamo il perchè.
Negli ultimi tre anni il Relax trading ha registrato mediamente il 70% di utile sul capitale investito.
Per semplificare i conti supponiamo un rendimento del 50%; se non avesse versato questi soldi sul conto spagnolo li avrebbe sicuramente investiti con il relax trading, i 10.000€ ora sarebbero 33.750€.
In poche parole ha perso 24.000€ fra mancato guadagno e perdita effettiva sul valore dell'investimento.
Questo concetto è applicabile per tutti i soldi che lasciamo sul conto corrente o fondi d'investimento gestiti da altre persone.
Ed il fatto che qualcun'altro prenda i nostri soldi per fare investimenti a noi sconosciuti, con rendimenti irrisori o ancora peggio con perdite, da fastidio.
Se andiamo a vedere il bilancio di una qualsiasi banca ci rendiamo conto che la maggior parte del fatturato è riconducibile agli investimenti che fanno e non certo alla gestione dei conti.
Per questo è meglio avere una formazione ed essere pienamente autonomi nel gestire il proprio denaro e farlo crescere con un sistema che funziona piuttosto che affidarsi a terzi.
Purtroppo il non sapere come si fa una cosa, non avere gli strumenti e doversi affidare a qualcuno che si arricchirà con i nostri risparmi può costare di più che investire su noi stessi, in un percorso di formazione che ci insegni come far lavorare i nostri soldi in autonomia.