Forse ti sei chiesto come aprire una partita Iva ed essere anche in grado di adempiere a tutti gli oneri fiscali? Ottimo, leggi questo articolo fino alla fine e troverai molti spunti utili.
Il mondo del lavoro è estremamente vario e complesso, così come i contratti. È possibile infatti lavorare da dipendente presso un'azienda, società ecc, con contratti a tempo determinato o indeterminato, facendo versare i contributi dall'azienda stessa, o decidere di mettersi in proprio, aprendo una partita IVA.
Quest'ultima è la soluzione ideale per i lavoratori autonomi, quindi senza essere dipendenti, per inquadrare giuridicamente il proprio lavoro e per versarsi i contributi da soli.
Non si tratta assolutamente di una scelta facile da fare, visto la grande complessità di burocrazia che richiede ed anche le spese economiche. Bisognerà valutare bene i propri obiettivi futuri, le proprie disponibilità e situazione attuale. Si dovrà poi scegliere il regime indicato, la cassa professionale dove iscriversi, il codice ATECO della propria attività ecc.
Ma come fare ad aprire una partita IVA? E quale scegliere?
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Come aprire una partita IVA a regime ordinario
La partita IVA a regime ordinario può essere aperta da chiunque voglia iniziare un'attività propria o una propria attività professionale, che dovrà poi essere appositamente inquadrata.
Ovviamente, facendo questa decisione bisognerà rispettare varie regole e norme burocratiche, economiche ed amministrative.
Alcuni esempi sono la gestione separata INPS, l'iscriversi all'INAIL, il pagamento delle aliquote uniche IRPEF ecc.
È quindi una situazione al quanto complessa e che va studiata con particolare attenzione.
Il regime forfettario
Un'alternativa alla prima opzione è il regime forfettario, molto più semplificato sotto i vari aspetti e che può sfruttare alcune agevolazioni interessanti. Il regime fiscale presenta un'aliquota unica con il 15% di pagamento di imposte, in base alla propria professione e quindi al codice ATECO corrispettivo.
Ci sono precisi limiti per accedere a tale partita IVA, e soprattutto economici, con limite reddito annuo di 65.000. In caso di attività non individuale, il tetto massimo per sé stessi è di 30.000 euro, mentre per i dipendenti di 20.000 euro totali.
Infine, chi ha aperto una partita IVA a regime forfettario non è costretto a fatturare per via elettronica, a differenza del regime ordinario, aspetto comunque consigliato visto che tende a ottimizzare i tempi ed a rendere il tutto più chiaro e semplificativo.
Come fare ad aprire una partita IVA e quanto costa?
Abbiamo parlato delle due tipologie di regime che si può scegliere per il proprio caso di apertura della partita IVA. Questo passaggio è gratuito, se fatto autonomamente, con spese giusto di bolli o stampe di file. Se viene fatto fare ad esperti del settore, come commercialisti, può essere necessario pagare una piccola cifra.
Dal punto di vista temporale, bisogna andare all'Agenzia delle Entrate entro i primi 30 giorni dall'apertura dell'attività o dell'inizio della propria attività professionale individuale e procedere all'apertura della partita IVA, con l'amministrazione che fornirà le undici cifre distintive.
Infine, il tutto si conclude con la compilazione dei moduli AA9/12 o AA7/10, dove bisogna indicare il codice ATECO corrispondente alla propria attività, ed inviare il tutto per via telematica al sito dell'Agenzia dell'Entrate.
Per concludere, per onorare efficacemente la propria partita IVA bisognerà sempre rispettare le varie norme burocratiche ed economiche e, soprattutto, metterci grande impegno e dedizione nel proprio lavoro, aggiornarsi continuamente e cercare di crescere sempre più dal punto di vista professionale, con i risultati che non tarderanno ad arrivare. Questo post su come aprire una partita Iva ti è stato utile? Condividilo sui tuoi social o tra i tuoi contatti.