In questi ultimi mesi l’inflazione in Italia galoppa senza sosta e solo nel mese di agosto ha fatto registrare un aumento dell'8,4%, numeri che non si registravano dal lontano 1985. L’aumento dei prezzi sta investendo tutti i principali settori italiani, ma anche europei e mondiali.
La conseguenza tipica dell’inflazione è l’aumento prolungato del livello generale dei prezzi di beni e servizi in un determinato lasso di tempo, che indebolisce la moneta stessa e riduce il potere d’acquisto.
Il mercato del latte, un bene primario a livello mondiale, non è chiaramente sfuggito ai tentacoli dell’inflazione e risulta opportuno approfondire il discorso su questo settore per capire se vale la pena investire adesso oppure attendere tempi migliori.
Quali sono le cause dell’aumento del prezzo del latte?
Difficile individuare la causa dell’aumento del prezzo del latte, anche perché ne sono diverse e ognuna di essa contribuisce chi più e chi meno ai rincari.
Tra quelle che incidono maggiormente sull’aumento dei prezzi del latte c’è sicuramente l’energia elettrica, che ha raggiunto costi record soprattutto a causa della guerra tra Ucraina e Russia. C’è poi da fare un ulteriore discorso sulle materie prime, che sono aumentate a dismisura per varie contingenze sfortunate come la siccità e la pandemia da Covid-19.
L’inflazione ha colpito anche le principali voci di costo che riguardano la filiera del latte, raggiungendo numeri record a doppia cifra. La lunga siccità ha imposto un aumento del costo dei mangimi per gli animali e anche l’introduzione di costosi sistemi per reperire l’acqua per l’irrigazione o per l’abbeveraggio degli stessi capi di bestiame. In questo scenario le aziende sono state costrette ad aumentare anche fino al 50% la valutazione del latte agli allevatori.
Bisogna poi considerare l’aumento dei prezzi di tutte le altre componenti necessarie per la commercializzazione del latte e dei derivati, come il packaging, che a sua volta ha bisogno di energia e non solo. Proprio i rincari delle bollette energetiche sono le voci che maggiormente preoccupano le aziende, anche perché nei prossimi mesi sono previsti ulteriori aumenti.
Come stanno reagendo le aziende operanti nel settore lattiero-caseario?
Per comprendere in quale scenario sono costrette ad operare le aziende del settore lattiero-caseario, è sufficiente sapere che le bollette dell’energia elettrica hanno raggiunto un aumento di circa il 200% nel 2022 rispetto al 2021. Il futuro non è per nulla roseo, soprattutto considerando che nel 2023 gli aumenti potrebbero incrementare addirittura di un altro 90%.
Percentuali preoccupanti che stanno mettendo le aziende del settore in ginocchio. I brand più rinomati e affermati stanno provando a limitare i danni accollandosi gli aumenti di spesa per evitare di aumentare ulteriormente il prezzo finale. Se le grandi aziende possono permetterselo, almeno per ora, non si può dire la stessa per le piccole aziende o per quelle a carattere familiare.
Il costo del latte attualmente si aggira sui 1,75-1,80 euro al litro, ma entro dicembre 2022 si prevede che possa sfondare il muro dei 2 euro al litro. Un aumento inaccettabile per un bene primario come il latte, ma soprattutto per le aziende sia piccole che grandi.
Alla luce del continuo aumento dell’energia elettrica e delle materie prime diverse aziende, almeno in Italia, hanno chiesto al Governo un provvedimento transitorio per contenere l’aumento dell’inflazione, causato sicuramente da eventi geopolitici avversi ma anche da fenomeni speculativi.
Un grido d’allarme al quale il Governo dovrà dare una risposta, poiché in pericolo c’è l’intero settore lattiero-caseario. Spettatori interessati a questa vicenda sono gli investitori, che stanno capendo dove dirottare le loro risorse e i loro investimenti, e le stesse famiglie considerando che il latte è un bene primario irrinunciabile per la propria salute.
Conviene investire oggi nel latte?
Alla luce di quanto abbiamo detto emerge una situazione piuttosto critica per quanto riguarda il mercato del latte, anche se la crisi ha coinvolto tutti i mercati. Tuttavia il latte continua ad essere un bene primario e, proprio per questo motivo, rappresenta un mercato sul quale potrebbe valere la pena investire. A tal proposito ti consigliamo di leggere l'articolo “investire in latte conviene“?
Prima di tutto però è necessario informarsi meglio su un mercato così complesso, cosa che puoi fare con i nostri percorsi formativi in cui ti illustriamo le principali modalità di investimento per ottimizzare al meglio le tue risorse e minimizzare i rischi.