Cotone: solo un Bambino Potrebbe Salvarlo

Cotone : Apparentemente, da un punto di vista statistico, negli USA la preparazione delle piantagioni di cotone sta procedendo nella media stagionale degli anni precedenti. Apparentemente.
Cotone solo un Bambino Potrebbe Salvarlo
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Quest’oggi facciamo il punto su una delle commodity più discusse degli ultimi tempi: il cotone.Apparentemente, da un punto di vista statistico, negli USA la preparazione delle piantagioni di cotone sta procedendo nella media stagionale degli anni precedenti. Apparentemente.

In realtà, ben 4 Stati, Texas, Oklahoma, Kansas e California, rimangono alle prese con problemi di siccità che li stanno attanagliando ormai da tempo, e che si stanno addirittura cronicizzando. Soprattutto i primi due.

Quando si parla di Texas, per esempio, non si parla di uno Stato qualsiasi. In Texas si coltiva la metà del cotone USA. Ebbene, alla data del 19 maggio risulta essere stato piantato il 36% del cotone, contro quasi il 40% riferito alla media degli anni precedenti. Sono numeri che, rapportati in termini di balle prodotte, rappresentano un’enormità.

Ma non sono soltanto i numeri ad allarmare, bensì la situazione ambientale più in generale. I coltivatori stanno piantando il cotone in condizioni di siccità, di fatto in mezzo alla polvere.

In pratica, in situazione diametralmente opposta a quello che dovrebbe essere l’humus per questo genere di coltura. Si pianta e si spera nella Provvidenza, senza altra alternativa.

Naturalmente, per chi di piantagioni di cotone ci vive, questo modo di procedere, più simile a una lotteria che a un’attività lavorativa, pone parecchi quesiti per il futuro, primo tra tutti quello di continuare a coltivare cotone, o piuttosto cambiare coltura.

La risposta a questo quesito sembrerebbe drastica. Si stima che un quarto delle colture di cotone negli USA verrà convertito già nel corso del 2014.

Se ciò dovesse essere confermato, a breve il prezzo dei contratti legati al cotone potrebbe subire dinamiche ben lontane dalla stagionalità degli scorsi anni, innescando i consueti meccanismi di accaparramento e di backwardation.

Non ci sono dubbi circa il fatto che la coltura di cotone sia fortemente condizionata dalla quantità di pioggia, e che quasi due terzi sia stato impiantata in terreni polverosi, o per lo meno con un grado di secchezza ben superiore al tollerabile.

Questo è un dato di fatto, e pone inquietanti interrogativi.

Ma, quasi non bastasse, c’è pure di peggio. All’interno di ogni Paese le zone non sono tutte uguali.

Vi sono zone più produttive e altre meno. Zone in cui la raccolta è ogni anno importante, per non dire fondamentale, e altre dove può essere considerata secondaria.

Ebbene, paradossalmente la siccità ha colpito soprattutto le prime, risultando invece meno evidente nelle zone secondarie. Insomma, della serie “al peggio non c’è mai fine”.

Le speranze sono ora risposte in El Nino. Si spera che “il bambino”, normalmente temuto come la peste, porti un po’ di ossigeno alle colture, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, i più critici specie nei paesi del sud.

Insomma, fosse pure sotto forma di tempesta, basta che piova, Infatti ciò paradossalmente darebbe sollievo alle piante, facendo sicuramente meno danni di quanti ne farebbe la siccità.

Scenario estremo. Ma non c’è nient’altro a cui votarsi.Un po’ meglio vanno le cose per Kansas e California. Quest’ultimo Stato ha già messo a dimora il 99% del cotone, contro un 93% degli anni scorsi nello stesso periodo. In Kansas i numeri sono decisamente più bassi, ma comunque conservano un trend positivo.

Come valutare tale stato di cose a fronte degli investimenti sui contratti future legati al cotone?

Con molta prudenza. Si tratta di una commodity che potrebbe presentare nei prossimi mesi dinamiche contro stagionali, con ritracciamenti improvvisi, anche legati a dati emotivi non suffragati da situazioni oggettive.

Consigliata pertanto agli speculatori di professione, o comunque a chi sia consapevole del rischio che corre. Alla larga dalle improvvisazioni, almeno finché la situazione torni alla consueta stagionalità degli scorsi anni. Sempre che ciò avvenga.E tu che ne pensi di quello che sta accadendo riguardo al Cotone?

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Il Team di HeklaMoney.

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