No. Non sto affatto scherzando. So che può sembrare strano, ma al mondo esiste più di una persona che non ha la minima idea di cosa siano i soldi. Non ci credi?
Puoi scommetterci lo stipendio, invece.
No. Non sto parlando di tribù indigene di minuscole realtà sudafricane, né di individui dall’aspetto primordiale, vissuti distanti anni luce da qualsiasi barlume di civiltà.
No. Non sono nemmeno gli eschimesi…e nemmeno Tarzan, dannazione!
Ti arrendi? Eppure se ti sforzi un attimo ci arrivi…
Ti do un aiutino: l’altezza di queste persone, di solito, non supera il bordo di un lavello.
Bravo, ci sei arrivato. Sto parlando dei bambini.
In effetti, è praticamente impossibile che individui più alti di un lavabo ignorino scopi e funzioni del denaro, a meno che non vivano al di fuori di società moderne, abbastanza evolute da aver abbandonato il baratto.
Chiunque abbia vissuto a stretto contatto con un bambino sa bene che, anche se piccoli, sono miniere inesauribili di domande. Ne hanno sempre una pronta e, a volte, ti colgono impreparato.
Per esempio: quando un bambino ti chiede di spiegargli cosa sono i soldi, hai mai pensato a come gli risponderesti?
Ti limiteresti a dire che sono un mezzo, che servono agli uomini per comprare il cibo, la casa, la macchina…o aggiungeresti che con il denaro puoi comprare le Barbie, il trattore, i Lego o (per i cosiddetti nativi digitali) il tablet?
Diresti a tuo figlio che il denaro ha un grande valore nella vita delle persone?
A questo proposito, gli esperti suggeriscono di lasciar perdere e di concentrarsi piuttosto sulle funzionalità del denaro, spiegare che si tratta di uno strumento per entrare a contatto con il mondo esterno.
Un esempio pratico? Eccoti servito.
Lo scorso 20 maggio 2016 si sono festeggiati i primi dieci anni di vita di un’iniziativa molto intelligente: la Banca dei Ragazzi. Si tratta di un progetto avviato in una scuola di Roma, il cui scopo è quello di educare i bambini all’uso del denaro, al risparmio, all’investimento.
Grazie all’intuizione brillante di una maestra di scuola elementare, ci si è resi conto di quanto fosse inutile spiegare a parole il significato del denaro, del risparmio ecc. e di quanto fosse invece molto più utile insegnare ai bambini ad usare praticamente il denaro (in piccolissime quantità, ovviamente – max 10 euro), per acquisire davvero i concetti di valore, risparmio, di investimento e, addirittura, di tasso di interesse.
La “Banca” funziona così: innanzitutto, i bambini versano il denaro. Col tempo, accumulano risparmi e, dopo un certo periodo, ricevono dalla “banca” il denaro che hanno versato, con tutti gli interessi.
Acquisiscono, così, anche i concetti di sacrificio e di pazienza e gli attribuiscono una connotazione positiva, perché sanno che a lungo termine porteranno un vantaggio.
Crescendo e riflettendo sull’esperienza, impareranno che un uso consapevole del denaro può essere utilissimo nei momenti “bui”.
Insomma, una bella iniziativa. Provateci anche voi: se siete genitori o vivete con un bambino, mettete in piedi una piccola messa in scena del genere “Banca dei Ragazzi” e riproponete a casa e/o a scuola un’iniziativa di questo tipo.
Insegnare a un bambino il valore del denaro può essere molto utile.
È utile a lui e anche a te.
Può essere un’occasione per ricordarti che la pazienza paga, sempre.
di Annamaria Cardinali
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